PALAZZO PITTI
Piazza Pitti, 1
Acquistato nel 1550 da Cosimo I de’Medici e dalla moglie Eleonora di Toledo per trasformarlo nella nuova residenza granducale, Palazzo Pitti divenne ben presto il simbolo del potere consolidato dei Medici sulla Toscana. Reggia di altre due dinastie, quella degli Asburgo-Lorena (successori dei Medici dal 1737) e dei Savoia, che lo abitarono in veste di reali d’Italia dal 1865 al 1919, Palazzo Pitti porta ancora il nome del suo primo proprietario, il banchiere fiorentino Luca Pitti, che alla metà del Quattrocento lo volle edificare – forse su disegno di Brunelleschi – al di là dell’Arno, ai piedi della collina di Boboli. Attualmente è sede di quattro diversi musei: il Tesoro dei Granduchi al pianterreno; la Galleria Palatina e gli Appartamenti Imperiali e Reali al piano nobile del Palazzo; la Galleria d’Arte Moderna; e il Museo della Moda e del Costume al secondo piano.
Galleria Palatina
La Galleria Palatina e gli Appartamenti Reali ed Imperiali occupano l’intero piano nobile di Palazzo Pitti. La fastosa Quadreria fu istituita tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento dai Lorena, che collocarono nelle sale di rappresentanza circa 500 opere scelte tra i capolavori delle principali collezioni medicee. Si tratta di una collezione straordinaria, che comprende la maggior concentrazione di opere al mondo di Raffaello, nonché dipinti di Tiziano, Tintoretto, Caravaggio e Rubens. I quadri, nelle loro sontuose cornici, coprono completamente le pareti delle sale, arricchite dalla presenza di sculture, vasi e tavoli di pietre dure secondo il modello proprio delle quadrerie seicentesche. La stupefacente serie di affreschi realizzati da Pietro da Cortona per Ferdinando II de’ Medici tra 1640 e 1647 nelle cosiddette Sale dei Pianeti, accresce il fascino esclusivo della visita in Galleria, dove ogni singola opera d’arte è valorizzata dal suo accordo con il resto degli arredi. Gli Appartamenti Reali occupano le quattordici sale dell’ala destra del Palazzo e raccolgono una ricca collezione di mobili, oggetti ed opere d’arte datate dal Cinquecento all’Ottocento.
Galleria D'arte MODERNA
La Galleria d’Arte Moderna è situata negli ambienti un tempo residenza dei Lorena, al secondo piano di Palazzo Pitti. Le collezioni di sculture e pitture ospitate nella Galleria, datate dalla fine del Settecento fino ai primi decenni del Novecento, ancora oggi crescono grazie a donazioni ed acquisti. Nelle sontuose sale, già residenza dei granduchi lorenesi, sono esposte opere appartenenti al Neoclassicismo, al Romanticismo e l’importante nucleo di pittura della scuola dei Macchiaioli, in larga parte provenienti dalle raccolte di Diego Martelli. Nella Galleria è presente una cospicua collezione di dipinti di carattere storico, e i celebri paesaggi maremmani di Giovanni Fattori, il caposcuola dei Macchiaioli. L’itinerario ottocentesco si conclude con espressioni del decadentismo, simbolismo, postimpressionismo, divisionismo. Tra i vari artisti presenti si segnalano Hayez, Lega, Signorini, Fattori, Pissarro, Rosso, Boldini, Nomellini.
TESORO DEI GRANDUCHI
Il Tesoro dei Granduchi, in origine noto come Museo degli Argenti, è situato al piano terreno e al mezzanino di Palazzo Pitti, occupando gli ambienti di quello che fu l’Appartamento d’estate della famiglia Medici. Le pareti, interamente affrescate in occasione del matrimonio fra Ferdinando II de’ Medici e Vittoria della Rovere (1637), sono uno fra i primi esempi del quadraturismo e dello sfondato presenti a Firenze. Vi si conserva il prezioso Tesoro dei Medici: vasi in pietre dure, cristalli di rocca, ambre e avori. Gli argenti provengono dal cosiddetto Tesoro di Salisburgo, ovvero dalle collezioni dei vescovi di Salisburgo portate a Firenze da Ferdinando III di Lorena. Il Museo conserva inoltre un’importante collezione di gioielli realizzata tra il XVII e il XX secolo ed una significativa sezione dedicata al gioiello contemporaneo.
MUSEO DELLA MODA E DEL COSTUME
Il Museo della Moda e del Costume, fondato nel 1983 e anche noto come Galleria del Costume, è situato nella Palazzina della Meridiana, addossata all’ala meridionale di Palazzo Pitti. L’edificio, iniziato sotto Pietro Leopoldo di Lorena dall’architetto Gaspero Maria Paoletti nel 1776, e completato nel 1830 da Pasquale Poccianti per volontà di Leopoldo II di Lorena, prende il nome dallo strumento astronomico realizzato da Vincenzo Viviani nel 1699, situato nel vestibolo dell’allora appartamento del Gran Principe Ferdinando de’ Medici, nella cui volta, dove è praticato il foro gnomonico, Anton Domenico Gabbiani aveva raffigurato l’Allegoria del tempo e delle Arti (1693). La collezione comprende abiti e accessori di moda dal XVIII secolo ad oggi, oltre a biancheria intima, gioielli e bigiotteria, e un affascinante corpus di abiti di scena di celebri film, opere di teatro e di lirica indossati da star del cinema e dello spettacolo, italiane e internazionali. Fra i costumi antichi si annoverano gli abiti funebri cinquecenteschi di Cosimo I de’ Medici, Eleonora di Toledo e del figlio don Garzia, esposti in permanenza dopo un complesso restauro.
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